L'Avvenire - Pagare o rinunciare a curarsi. Succede in Italia, al cuore di un sistema sanitario fondato sul principio sacrosanto di uguaglianza nell’accesso alle terapie. Che, con evidenza, sta scomparendo. Ricchi o poveri, settentrionali o del Sud, 20 milioni di italiani (per l’esattezza 19,6) sono costretti a mettere mano al portafoglio per le prestazioni sanitarie che non riescono più ad ottenere dal servizio pubblico. Una vera e propria emergenza sanitaria, sostanziata da liste d’attesa invalicabili o addirittura chiuse che negano i tanto dibattuti Livelli essenziali di assistenza (Lea) a un italiano su tre. È solo l’inizio. La fotografia scattata dal IX Rapporto Rbm-Censis sulla sanità pubblica, privata e intermediata è quella di una popolazione sola davanti alla malattia: la spesa privata è salita a 37,3 miliardi...>>>
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