CLINIC NEWS - Roma - (redazione) - Secondo una ricerca mUp Research e Norstat, sono più di 26.5 milioni gli italiani (il 60.8%) che hanno ancora il telefono fisso in casa. Non tutti certo, lo usano quotidianamente, l'utilizzo abituale ormai è prerogativa dello smartphone, ma in certi casi ancora si ricorre al fisso (a causa del cellullare scarico, della mancanza di rete, di problemi del sistema del device, etc...). Comunque il rapporto degli italiani con il telefono cellulare è in generale molto stretto, visto che risolve molti problemi e assolve a tutta una serie di funzioni che esulano dalla chiamata voce.
Ma comunque lo smartphone è fondamentalmente un telefono e quindi anche con esso chiamare un numero telefonico per effettuare una prenotazione medica è molto veloce. Soprattutto se il desk telefonico della struttura privata/pubblica funziona e risponde subito, o comunque in tempi brevi, l'operazione di portare a termine l'appuntamento è questione di minuti.
Invece sul fronte online, occorre accendere il computer, digitare la url del sito, accedere con username e password all'area personale (e talvolta per sicurezza va richiesto e quindi inserito un codice spedito per sms o mail), poi va cercata la sezione di prenotazione, occorre selezionare il tipo di prestazione che si richiede, aprire la sezione degli appuntamenti e trovare sull'agenda il giorno e l'orario più consoni. Selezionare infine data/ora e quindi confermare l'appuntamento.
Generalmente il computer, ma ancor di più lo smartphone, quando viene utilizzato per connettersi tramite internet ad un piattaforma, viene utilizzato in modalità ludica. Non a caso la maggior parte del tempo trascorso online dagli italiani vede al primo posto lo streaming o smart tv, seguono i social media, terzo si piazza lo streaming musicale e poi il gaming. Il tempo dedicato ai rapporti con le istituzioni o con servizi bancari, assicurativi, sanitari... è ancora molto marginale. In più la via digitale suscita, soprattutto ad un pubblico più adulto, qualche perplessità, come ad esempio la tutela della privacy che si conferma una questione importante. Quasi 2 utenti su 3 esprimono preoccupazione riguardo alla maniera in cui le aziende, nonostante le dichiarazioni e le procedure di legge, utilizzino i loro dati personali.
Questi sono alcuni degli aspetti che hanno fatto puntare Theles sulla cosiddetta I.C.A.M. (Incoming Calls Advanced Management - Gestione Avanzata delle Telefonate Entranti) orientandosi sul mezzo telefonico per aiutare le aziende sanitarie a realizzare un servizio ottimale nello specifico settore delle prenotazione di prestazioni nel settore privato.
Il target dei frequentatori dei poliambulatori e di altre strutture sanitarie è per età e per formazione, più propenso a fare una telefonata per prenotare un visita o un esame. Ovviamente la situazione è in continua evoluzione e tra dieci anni i cambiamenti potranno invertire il trend, vuoi per l'avanzata di una generazione con maggior confidenza con i computer, vuoi per le innovazioni tecnologiche che inevitabilmente interverranno.
Ma Theles si sta già preparando a queste nuove sfide.
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